"E' come se fosse motocross sugli sci con qualcosa della formula Nascar e del bull riding mischiati insieme". Così è come Daron Rahlves definiva prima dei giochi la nuova discplina del freestyle che ha debuttato per la prima volta nella storia olimpica invernale qui a Vancouver 2010: lo ski cross.
L’ultima arrivata si è subito fatta notare regalando grande spettacolo e suscitando molta curiosità intorno a se...
Questa nuova specialità ha catturato l’interesse di alcuni ex protagonisti dello sci alpino, che hanno deciso di cimentarsi con lei, proprio come l’americano Daron Rahlves , 12 vittorie in coppa del mondo e un oro mondiale nel 2001 in supergigante. Qui non al meglio della condizione, ha terminato la sua gara già nella run di ottavi di finale, in seguito a una spettacolare caduta occorsagli mentre duellava per il secondo posto in batteria contro il francese Piccard, a sua volta eliminato.
Il superfavorito era lo svizzero Michael Schmid, leader in coppa del mondo quest’anno, e miglior tempo nelle qualificazioni. Sia negli ottavi che nei quarti e in semifinale, il copione della sua gara è sempre stato lo stesso: in testa dall’inizio alla fine della discesa. A colpi di eliminazioni sono arrivati insieme a lui alla finale il canadese Christopher Delbosco, l’austriaco Andreas Matt e il norvegese Audun Groenvold.
Anche in finale lo svizzero scappa via prendendo la testa della corsa, tallonato dall’austriaco che però non da mai l’impressione di poter realmente superare il leader che scia con sicurezza verso l’oro che fa di lui il primo campione della storia olimpica nello ski cross. Matt è argento e bronzo è Groenvold che approfitta del volo di Delbosco poco prima dell’ultimo salto.
Domani tocca alle donne e sarà ancora adrenalina a Cypress Mountain.
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