Tecnologia ed innovazione sono le due parole d’ordine che permetteranno effettivamente di valutare sia la qualità della nuova generazione di erba da campi di calcio che il suo effetto sulla prestazione fisica dei calciatori. Quest’ultimo è stato ampiamente approfondito dal Prof. Mauro Testa il 19 febbraio durante la conferenza stampa al quale hanno preso parte, tra gli altri, Giancarlo Abete, Presidente FIGC, Carlo Tavecchio, Vicepresidente vicario FIGC e Presidente LND, Demetrio Albertini, Vicepresidente FIGC, Maurizio Beretta, Presidente Lega Calcio, Renzo Ulivieri, Presidente AIAC, Giorgio Crescentini, Presidente Federazione San Marino, Luigi Ferrajolo, Presidente USSI, Marco Mazzocchi, Responsabile Calcio RAI Sport, in una serie di interventi moderati da Massimo Caputi.
Mauro Testa, ricercatore biomeccanico presso l’Università di Pavia, concentra la sua ricerca non tanto sulla qualità del terreno dei nuovi campi ma sull’effetto che essi hanno sui calciatori e sulla loro prestazione in campo. Testa abbina l’analisi video di telecamere ad alta frequenza con dati di accelerazione misurati utilizzando accelerometri di ultima generazione per ottenere una analisi a 360°. “Stiamo lavorando con spin off universitari … (che mettono) una grossa tecnologia a disposizione dei ricercatori e permettono di compiere passi importanti” dichiara Testa. Infatti, attraverso la sua ricerca ha dimostrato che l’impatto assorbito dal piede del calciatore è minore su terreni con erba naturale rinforzata in confronto con terreni di erba naturale. Questo sicuramente causerà un numero minore di infortuni ai calciatori del futuro.
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Mounir
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