In these days, Rome is hosting the annual Internazionali BNL D’Italia Tennis competition in the beautiful area of the Foro Italico: big names such as Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic and Andy Murray are already in the capital sweating their way towards the competition finals. Overwhelmed by this tennis fever, I began reading through some tennis biomechanics literature today and I came across a very interesting study published two years ago by Reid et al (2008) in the journal Medicine and Science in Sports and Exercise. This paper investigates the relationship between lower-limb coordination and shoulder joint kinetics and kinematics in the high-performance flat first serve in tennis. The Australian researchers recorded the movements of professional athletes using a motion capture system while they performed the technique. I have included below the abstract, but if you are interested in getting a complete copy, then make sure to visit the publishers website.
REFERENCE: Reid et al (2008) Med Sci Sports and Exerc. 40 (2):308-315
TITLE: Lower-limb coordination and shoulder joint mechanics in the tennis serve
PURPOSE: To examine the relationship between variable lower-limb coordination and shoulder joint kinetics and kinematics in the high-performance flat first serve in tennis.
METHODS: Three-dimensional data describing three flat serve (FS) techniques, each executed with varying lower-limb involvement: foot-up (FU), foot-back (FB), and minimal leg drive (ARM), as performed by 12 high-performance male players were recorded using a 12-camera Vicon MX motion analysis system operating at 250 Hz. A discriminant analysis determined the lower-limb kinematics that distinguished serve technique, and by extension, leg drive. A total of 18 one-way ANOVA ascertained statistically significant differences in the kinematic and kinetic variables considered to relate to or represent shoulder joint loading in FU, FB, and ARM serves.
RESULTS: The lower-limb kinematics shown to best discriminate between service techniques were range of rear and front knee joint extension, and peak angular velocity of rear knee joint extension. The forward swings of the FU (43.6 ± 3.0 m/s) and FB (42.6 ± 3.1 m/ss) techniques were characterized by higher peak racket speeds than those generated in the ARM (39.4 ± 3.4 m/s) serve. Regardless of stance and leg drive, similar pre- and postimpact shoulder joint kinetics were developed.
CONCLUSION: Knowledge of a server's range of front and rear knee joint extension as well as his/her peak angular velocity of rear knee joint extension is sufficient to ascertain the stance and quality of leg drive used. When facilitated by a leg drive, high-performance players generate similar resultant preimpact racket velocities independent of stance. With no leg drive, players develop lower resultant racket velocities. Comparable shoulder joint kinetics, however, evolved from the differential lower-limb mechanics that characterized the FU, FB, and ARM techniques.
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In chiusura della stagione invernale di atletica leggera, il Banca Marche Palas ad Ancona ha ospitato la Convention nazionale dei tecnici FIDAL per tre giornate, da venerdì 26 a domenica 28 marzo, per i quasi 500 presenti (488 iscritti), provenienti da tutta Italia. Il tema della Convention era “La tecnica. Apprendimento, didattica e biomeccanica” e si è conclusa oggi con l’intervento del presidente FIDAL Franco Arese.
La partecipazione è stata notevole e la concentrazione elevata in tutte le sessioni di lavoro, dalle sedute in aula alle esercitazioni pratiche, con cali di tensione al limite dell’impercettibile; e poi, la passione mostrata in tutti i commenti, anche quelli critici, dalla platea. Segni concreti che hanno soddisfatto gli organizzatori del Centro Studi FIDAL, e del Comitato Tecnico Scientifico FIDAL, con il patrocinio del CONI e del Comune di Ancona e la collaborazione dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, dell’ASSITAL e della Scuola Regionale dello Sport delle Marche.
Diversi gli atleti coinvolti in questa iniziativa: la campionessa mondiale under 18 dell'alto, Alessia Trost, insieme alla triplista Federica De Santis, oltre ai gemelli Giulio e Nicola Ciotti e alla promessa Marco Fassinotti nell’alto e la specialista del triplo Magdelin Martinez. Con loro il gruppo dei mezzofondisti, guidato dalla camerte Daniela Reina, di cui fanno parte anche Andrea Lalli, Giordano Benedetti, Andrea Sanguinetti e Marco Salami, e poi gli sprinter Anita Pistone, Jacques Riparelli e Anna Bongiorni. Nei lanci: Daniele Secci, Aldo Apolito e Paolo Capponi.
Nei vari interventi, si è sottolineato l'importanza dell'utilizzo di tecnologia per la misura della preparazione fisica e l'allenamento direttamente sul campo, sia per i tecnici che per gli atleti: "gli strumenti elettronici" dice Andrew Howe "aiutano a valutare il gesto tecnico. Nel lavoro sulla forza, per esempio, si riesce ad ottimizzare l’allenamento, evitando dispersioni.". Ciò mi rende molto felice non soltanto perché mi occupo direttamente di questo tipo di tecnologie ma anche perché (come già sapete), siamo stati i partner ufficiali di questa bellissima manifestazione.
La partecipazione è stata notevole e la concentrazione elevata in tutte le sessioni di lavoro, dalle sedute in aula alle esercitazioni pratiche, con cali di tensione al limite dell’impercettibile; e poi, la passione mostrata in tutti i commenti, anche quelli critici, dalla platea. Segni concreti che hanno soddisfatto gli organizzatori del Centro Studi FIDAL, e del Comitato Tecnico Scientifico FIDAL, con il patrocinio del CONI e del Comune di Ancona e la collaborazione dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, dell’ASSITAL e della Scuola Regionale dello Sport delle Marche.
Diversi gli atleti coinvolti in questa iniziativa: la campionessa mondiale under 18 dell'alto, Alessia Trost, insieme alla triplista Federica De Santis, oltre ai gemelli Giulio e Nicola Ciotti e alla promessa Marco Fassinotti nell’alto e la specialista del triplo Magdelin Martinez. Con loro il gruppo dei mezzofondisti, guidato dalla camerte Daniela Reina, di cui fanno parte anche Andrea Lalli, Giordano Benedetti, Andrea Sanguinetti e Marco Salami, e poi gli sprinter Anita Pistone, Jacques Riparelli e Anna Bongiorni. Nei lanci: Daniele Secci, Aldo Apolito e Paolo Capponi.
Nei vari interventi, si è sottolineato l'importanza dell'utilizzo di tecnologia per la misura della preparazione fisica e l'allenamento direttamente sul campo, sia per i tecnici che per gli atleti: "gli strumenti elettronici" dice Andrew Howe "aiutano a valutare il gesto tecnico. Nel lavoro sulla forza, per esempio, si riesce ad ottimizzare l’allenamento, evitando dispersioni.". Ciò mi rende molto felice non soltanto perché mi occupo direttamente di questo tipo di tecnologie ma anche perché (come già sapete), siamo stati i partner ufficiali di questa bellissima manifestazione.
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Mounir
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Tecnologia ed innovazione sono le due parole d’ordine che permetteranno effettivamente di valutare sia la qualità della nuova generazione di erba da campi di calcio che il suo effetto sulla prestazione fisica dei calciatori. Quest’ultimo è stato ampiamente approfondito dal Prof. Mauro Testa il 19 febbraio durante la conferenza stampa al quale hanno preso parte, tra gli altri, Giancarlo Abete, Presidente FIGC, Carlo Tavecchio, Vicepresidente vicario FIGC e Presidente LND, Demetrio Albertini, Vicepresidente FIGC, Maurizio Beretta, Presidente Lega Calcio, Renzo Ulivieri, Presidente AIAC, Giorgio Crescentini, Presidente Federazione San Marino, Luigi Ferrajolo, Presidente USSI, Marco Mazzocchi, Responsabile Calcio RAI Sport, in una serie di interventi moderati da Massimo Caputi.
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Mounir
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